Due ragazze della Spagna e un giovane francese, quest’anno hanno deciso di fare delle vacanze diverse. In aprile 2016 hanno preso contatto con il programma che allora era appena stato lanciato. Ne è seguita una prima comunicazione Skype per conoscere le loro aspettative, le loro competenze e scoprire insieme dove e cosa potevano dare e ricevere attraverso questo programma.
Una di essi è insegnante, uno infermiere d’emergenza, un’altra fisioterapista. In Bolivia, la mèta che è stata scelta con loro, ciascuno ha lasciato la propria impronta, sia nella “La Casa de los Niños” che in “Rincon de Luz” due azioni sociali a Cochabamba. “La Casa de los Niños si dedica all’accoglienza dei bambini di strada, abbandonati dalle loro famiglie a causa di malformazioni o disabilità riscontrate alla nascita. Oltre alle cure e all’assistenza ai bambini, nella Casa si fa un percorso anche con le famiglie affinché, opportunamente aiutate, possano un giorno farsi carico dei propri bambini. Rincon de Luz è invece un centro dove si lavora per migliorare la qualità educativa della popolazione infantile ed adolescente.
Due brevi video ci danno l’opportunità di condividere qualcosa di ciò che è stato questo viaggio per Laura, una dei tre volontari. Un’esperienza che può essere anche la tua: “Andando in Bolívia ho conosciuto una realtà sociale molto diversa da quella che viviamo in Spagna, una realtà molto forte che mi ha aiutato non tanto a sapere certe problematiche, perché magari già le sapevo, ma a riconoscere ed accettare che – al di là da dove veniamo, quanti soldi abbiamo, dove abitiamo – siamo tutti uguali.
Che tutti siamo portatori di quella dignità della persona che è molto importante e che è anche molto delicata. La Bolivia mi ha aiutato non solo a riconoscerlo, ma a viverlo al 100%. Ho anche imparato ad apprezzare le piccole cose, che anche avevo fatto prima in altri volontariati, ma ogni Paese te lo fa vivere con le proprie caratteristiche.”
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